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Come uscire dalla mentalità del “sono troppo vecchio per l’estero!”

La mentalità del troppo vecchio per trovare un posto di lavoro è una cosa tipicamente italiana.

E’ un’idea che bisogna sradicare il prima possibile se si vuole considerare la prospettiva di andare a cogliere le opportunità che l’estero puo’ offrire.

Ci sono persone che partono per l’estero una volta in pensione, altri che partono dopo i 40 o anche dopo i 50 per inserirsi lavorativamente e socialmente in contesti che lo permettono.

Noi italiani incameriamo questa paura ancestrale dell’essere troppo vecchio perchè conosciamo la dura realtà lavorativa del nostro paese dove i paletti per l’ingresso nel mondo del lavoro sono davvero restrittivi e fanno si che anche quando mi trovo a parlare con neolaureati, questa paura forte e latente (da una parte giustificata da un condizionamento, dall’altra ingiustificata da motivi biologici) prima o poi viene fuori.

La bella notizia e’ che una volta valicato il confine e approdati in una nazione che ha bassa disoccupazione, che ha un economia piu’ vivace di quella dei paesi del Sud Europa, la musica cambia.

Non solo non ci saranno particolari limiti di età, ma anzi una certa seniority anagrafica potrebbe avvicinarvi ancora prima a ruoli di supervisione e management, se questo è nelle vostre ambizioni.

Certo bisognerà tenere conto che sarebbe ideale trovare lavoro in ambienti dove la nostra età media è piu’ o meno rappresentata, altrimenti tutto il contesto di socialità con i colleghi potrebbe risentirne.

Vi lascio al video relativo all’argomento, nell’intento di far rafforzare in voi ancora una volta la convinzione che e’ super fattibile andare a vivere all’estero, praticamente ad ogni età, scegliendo il posto giusto e con un adeguata preparazione per farlo.

A proposito di preparazione, non dimenticare le nostre classi in partenza settimana prossima o di consultare una delle consulenze professionali, che partono da soli 35 euro.

Buona visione e buon estero a tutti, in particolare a quelli che si sentivano troppo vecchi per partire!

1 thought on “Come uscire dalla mentalità del “sono troppo vecchio per l’estero!””

  1. Hai proprio ragione. Ho solo 34 anni, ma la cosa del “troppo vecchio per” in Italia è una consuetudine in tutti gli ambiti (per le donne poi…).
    Ho notato però che sottolineavi “un’economia più vivace da quella sudeuropea” quindi escludi anche la Spagna? anche se le cose stanno migliorando ultimamente rispetto all’Italia che invece continua a peggiorare?
    E poi, la questione del non sentirsi troppo vecchi per l’estero vale anche per la vita sociale/relazionale? possibilmente quando ci si trasferisce, oltre a farlo per il lavoro, si vorrebbero anche conoscere persone nuove e non passare i fine settimana a fare la muffa in casa 😛
    Ho la fantastica possibilità di potermi aprire una piccola attività individuale e vorrei farlo all’estero, il problema è che non riesco a decidere il dove.
    Sono stata a Londra un paio di anni pre-pandemia e ricordo che la questione sociale/relazionale mi pesava, passavo il tempo sempre con altri expat senza mai sentirmi davvero integrata. (Non essendo una gran bevitrice, frequentavo poco i pub)
    Mi intrigano la Spagna e i paesi del nord Europa, per motivi differenti. Il primo perchè non dovendomi cercare lavoro, avrei la situazione sociale che cerco e i secondi per l’economia e l’efficienza dei servizi (oltre alla parità di genere).
    E’ complicato capire dove stabilirmi per far funzionare sia la mia attività che la vita sociale, sembra che si debba per forza scegliere tra l’una o l’altra cosa.
    Qualche consiglio?!
    Erica

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