La mentalità del troppo vecchio per trovare un posto di lavoro è una cosa tipicamente italiana.
E’ un’idea che bisogna sradicare il prima possibile se si vuole considerare la prospettiva di andare a cogliere le opportunità che l’estero puo’ offrire.
Ci sono persone che partono per l’estero una volta in pensione, altri che partono dopo i 40 o anche dopo i 50 per inserirsi lavorativamente e socialmente in contesti che lo permettono.
Noi italiani incameriamo questa paura ancestrale dell’essere troppo vecchio perchè conosciamo la dura realtà lavorativa del nostro paese dove i paletti per l’ingresso nel mondo del lavoro sono davvero restrittivi e fanno si che anche quando mi trovo a parlare con neolaureati, questa paura forte e latente (da una parte giustificata da un condizionamento, dall’altra ingiustificata da motivi biologici) prima o poi viene fuori.
La bella notizia e’ che una volta valicato il confine e approdati in una nazione che ha bassa disoccupazione, che ha un economia piu’ vivace di quella dei paesi del Sud Europa, la musica cambia.
Non solo non ci saranno particolari limiti di età, ma anzi una certa seniority anagrafica potrebbe avvicinarvi ancora prima a ruoli di supervisione e management, se questo è nelle vostre ambizioni.
Certo bisognerà tenere conto che sarebbe ideale trovare lavoro in ambienti dove la nostra età media è piu’ o meno rappresentata, altrimenti tutto il contesto di socialità con i colleghi potrebbe risentirne.
Vi lascio al video relativo all’argomento, nell’intento di far rafforzare in voi ancora una volta la convinzione che e’ super fattibile andare a vivere all’estero, praticamente ad ogni età, scegliendo il posto giusto e con un adeguata preparazione per farlo.
A proposito di preparazione, non dimenticare le nostre classi in partenza settimana prossima o di consultare una delle consulenze professionali, che partono da soli 35 euro.
Buona visione e buon estero a tutti, in particolare a quelli che si sentivano troppo vecchi per partire!