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Come si fa per insegnare Inglese all’estero?

Siete appassionati di lingue? La lingua inglese con la sua pronuncia e il suo essere bella da parlare vi fa sentire bene? Vorreste alzare l’asticella e diventare insegnanti di inglese all’estero?

Siete sul post giusto, perche’ sappiate che e’ possibile diventare insegnanti di inglese, anche senza una laurea in lingue e letterature straniere, né un diploma da traduttore, né tanti altri requisiti.

Lasciatevi un attimo raccontare da dove nasce questo post…

Qualche anno fa, quando ho scoperto che un ragazzo tra i commenti del canale era un insegnante di lingua mi sono detto, bhe nulla di strano, vorrà andare all’estero, ed è per quello che guarda i video.

Invece no, era già all’estero ad insegnare a Dublino! Di nuovo mi sono detto, bhe bravo, e’ riuscito a entrare nella nicchia degli insegnanti di italiano all’estero. Non c’e’ una richiesta forte di questi ruoli (l’italiano e’ una lingua per chi ama le arti, la letteratura, la poesia, non e’ una vista come una lingua pratica per il sistema educativo anglofono) per cui chi ci riesce, è stato capace di arrivare a una posizione piuttosto ambita dagli italiani.

E invece con grande sorpresa notai che questo insegnante, Domenico, che oggi collabora con la divulgazione del canale e le lezioni agli studenti del progetto “Vieni a vivere all’estero!” a Dublino insegnava proprio inglese!

Subito mi sono detto! Ma è geniale, è riuscito in un impresa che ha dell’impossibile, come vendere il ghiaccio agli eschimesi!

Immaginate che un vostro figlio o nipote vada a scuola e ad insegnare italiano ci sia un professore straniero! Sarebbe una grossa novità, che mi lascerebbe per qualche minuto un pochino tra il sorpreso l’allibito (in particolare anche dovuto al fatto che in Italia c’e’ sempre un esubero di insegnanti italiani, pronti ad entrare in cattedra, se solo ce ne fosse la possibilità).

Poi con il tempo io Domenico siamo entrati in confidenza e mi spiegava che c’è spesso una fortissima richiesta di insegnanti di inglese, per cui gli autoctoni di Dublino non bastano e servono a volte nuove reclute!

Approfondendo il discorso mi ha spiegato che le scuole di lingue per stranieri, sono frequentatissime da persone di tutto il mondo, con una fortissima presenza di Sudamericani come primo gruppo etnico dominante.

Ah ok! La cosa cominciava ad avere piu’ senso. Non si va ad insegnare inglese ai nativi, ma agli stranieri.

Certo che fa strano all’inizio pensare che un italiano vada in vacanza studio o si iscriva ad un college part time (per incastrarlo con i turni di lavoro) e scoprire che l’insegnante sia straniero o italiano!

Ma ad onor del vero di insegnanti che abbiano una bellissima pronuncia seminativa, che siano dei maestri della lingua, che riescano a trasmettere la passione sull’argomento, (proprio perchè conoscono centimetro per centimetro come si fa a scalare quella montagna di sfide e difficoltà che porta a padroneggiare la materia cosi’ bene), non ce ne sono tantissimi.

Puo’ capitare che un insegnante nativo si sieda di piu’ sugli allori di avere lo status di madrelingua, ma non sapere il perche’ e il per come di certe cose, perche’ non se le e’ dovute conquistare con il lavoro di apprendimento (si puo’ dire che e’ nato imparato:).

Torniamo a noi, dopo questa introduzione, vediamo un po’ come si fa ad insegnare inglese all’estero, piuttosto semplice da come ce la racconta Domenico in questa intervista:

Ci sono diverse certificazioni che permettono di insegnare. Domenico ha scelto il CELTA e per sua passione personale si e’ anche specializzato in linguistica presso l’Università di Limerick, studiando materie molto tecniche come glottologia, che ha a che fare con i movimenti della bocca e delle corde vocali per riprodurre i suoi tipici dell’inglese accademico (non internazionalizzato).

Per le certificazioni ne trovate altre come CELT, Trinity TESOL, NUI ELE Certificate.

Potete visitare il sito Acels per quanto riguarda gli standard certificativi richiesti in Irlanda come insegnanti, cliccando questa pagina: https://www.acels.ie/teachertraining

A questo punto vi verrà da chiedervi quanto si guadagna. Vi dico subito che se volete fare tanti soldi, siete in una nazione che paga molto bene, ma ci sono altre strade diverse dall’insegnamento. Questo e’ un mestiere molto professionalizzante che paga discretamente e che permette di prendere delle belle soddisfazioni personali e lavorative, vi metterete in gioco e migliorerete moltissimo le vostre qualità di comunicatori e insegnanti.

Lo stipendio è stimabile attorno ai 1700/2800 euro netti, dipende da quante ore si riescono a fare, e quanto lavoro freelance si fa al di fuori delle ore per cui si lavora per una scuola di lingua.

Mi auguro che questo articolo vi abbia dato il LA per stuzzicarvi su come diventare insegnanti di inglese in Irlanda o altri paesi stranieri. Quando c’e’ un pioniere davanti che ha aperto la via, significa che in linea generale quella via e’ percorribile!

Se siete interessati a contattarci per una consulenza professionale ad hoc su questo percorso, vi prego di scriverci a vieniavivereallestero@gmail.com e vi proporremo un incontro o piu’ a seconda delle vostre esigenze.

Ci auguriamo che questo post e la testimonianza dell’intervista a Domenico, siano di aiuto e da motivazione per il vostro sogno di insegnare una lingua straniera all’estero!

1 thought on “Come si fa per insegnare Inglese all’estero?”

  1. Ciao, mi chiamo Alberto. Sono un italiano risiedente in India e ho letto con interesse questo post, essendo anche io interessato ad intraprendere un percorso di apprendimento per certificarmi come insegnante di inglese ai non madre lingua.
    Io sarei interessato a certificarmi con il TEFL piuttosto che il CELTA, più che altro per una questione di budget essendo il CELTA molto più costoso.
    Avete testimonianze di italiani che si sono certificati con il TEFL?
    Grazie in anticipo per la vostra collaborazione.
    Un saluto,
    Alberto

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